Cenerentola
al Teatro Carlo Felice dall’11 al 13 novembre 2016
Venerdì 11 novembre alle ore 20.30 si apre la stagione di danza del Teatro Carlo Felice di Genova con Cenerentola, balletto in due atti su musiche di Sergej Prokof’ev, protagonisti, oltre 60 giovani danzatori della Scuola di Ballo dell’Accademia del Teatro alla Scala.
Frédéric Olivieri, direttore dell’Accademia, prestigiosa istituzione fondata nel 1813, ha realizzato una nuova coreografia di Cinderella di Prokof’ev su misura per i suoi allievi. Una versione molto rispettosa del libretto originale di Nicolai Volkov e delle atmosfere suggerite dalla partitura di Prokof’ev, i cui intenti Olivieri sembra aver fatto propri: «Ciò che più mi premeva – dichiarò infatti Prokof’ev presentando la composizione – era rendere con la musica di Cenerentola l’amore poetico tra la protagonista e il principe, la nascita e il fiorire del sentimento, gli ostacoli su questa via, la realizzazione di un sogno. Ho cercato di far sì che lo spettatore non rimanesse indifferente alla sventura e alla gioia.» Una coreografia classico-romantica all’insegna della grazia e dell’eleganza, che lascia spazio alla manifestazione dei sentimenti e alla dimensione fiabesca, pensata per mettere in luce e valorizzare le doti dei giovani interpreti. Lo spettacolo ha debuttato con grande successo al Piccolo di Milano – Teatro Strehler il 29 aprile 2015.
Le scene sono firmate da Angelo Sala, i costumi degli interpreti principali sono stati disegnati da Maria Chiara Donato e le luci sono realizzate da Andrea Giretti. La partitura di Sergej Prokof’ev è stata affidata ad un artista di rilievo, Pietro Mianiti, che dirigerà L’Orchestra del Teatro Carlo Felice .
Cenerentola
Balletto in due atti ispirato alla fiaba di Perrault
Musica Sergej Prokof’ev
Direttore d’orchestra Pietro Mianiti
Coreografia Frédéric Olivieri
Scene Angelo Sala
Luci Andrea Giretti
Cenerentola
Caterina Bianchi
Principe
Endi Bahaj
Sorellastre
Vittoria Bruno
Camilla Cerulli
Matrigna
Maria Chiara Bono
Fata Madrina
Carlotta Di Monte
Scuola di Ballo dell’Accademia del Teatro alla Scala
Orchestra del Teatro Carlo Felice
Repliche
Sabato 12 novembre – 15.30 (F) – 20.30 (B)
Domenica 13 novembre – 15.30 (C)
NOTA STORICA (a cura dell’Accademia Teatro alla Scala)
Nel Novecento, sono stati molti gli allestimenti andati in scena sulla partitura di Prokof’ev: basti citare la storica versione del 1948 en travesti di Frederick Ashton per il Sadlers Wells Ballet, quella di Alfred Rodrigues del 1955 in cui Violette Verdy nel ruolo di Cenerentola venne sostituita in diverse recite da una giovanissima Carla Fracci appena diplomata, quella di Paolo Bortoluzzi del 1977 in cui i personaggi uscivano da un gigantesco libro di fiabe, con Luciana Savignano nel ruolo di Cenerentola e lo stesso Bortoluzzi in quello del Principe, o ancora quella di Maguy Marin per l’Opera di Lyon in cui i personaggi, indossando costumi in gommapiuma e maschere di plastica, si muovevano come bambole, o quella di Nureyev del 1986 ambientata nella Hollywood degli anni ’30 con Sylvie Guillem e Charles Jude, fino a quella di John Neumeier del 1992 con il titolo Cinderella Story per l’Hamburg Ballet arricchita da altre musiche di Prokof’ev e quella di Matthew Bourne del 1997 per Adventures in Motion Pictures. Fra le più recenti, si ricordano l’avveniristica versione di Yuri Possokhov, in scena con Svetlana Zakharova al Teatro Marinsky di San Pietroburgo nel 2006, con il libretto raccontato da un cantastorie fra galassie, arance drogate e magici poteri e, in apertura della stagione di balletto 2015/16 al Teatro alla Scala, la Cinderella firmata da Mauro Bigonzetti, con Roberto Bolle e Polina Semionova.
Il soggetto ispirò molti altri coreografi su partiture di diversi compositori: sulle musiche di Mozart Filippo Bertini coreografò il balletto per il Teatro alla Scala nel 1818 e, su quelle del barone Fitinhof-Schell, Lev Ivanov, Enrico Cecchetti e Marius Petipa crearono la versione più nota dell’Ottocento (1893) per il Teatro Mariinsky di San Pietroburgo, con Pierina Legnani nei panni di Cenerentola (fu in questo balletto che la Legnani eseguì per la prima volta 32 fouettés en tournant consecutivi). Emil Graeb firma la coreografia di Aschenbrödel su musiche di Johann Strauss figlio (ultimate e orchestrate da Josef Bayer) per la Berlin Staatsoper nel 1901 ambientando il soggetto nel grande magazzino “Le Quattro Stagioni” con protagonista una lavorante, Greta.
PIETRO MIANITI
Ha studiato viola, composizione e direzione d’orchestra e dopo un’intensa attività di strumentista in qualità di Prima viola di importanti orchestre liriche e sinfoniche italiane, ha debuttato come direttore d’orchestra nel 1998 nell’opera, in prima mondiale assoluta, Il Filo di Michele Dall’Ongaro per la regia di Daniele Abbado presso il Teatro Rendano di Cosenza.
Ha fondato l’Italian Piano Quartet, con il quale si è esibito al Festival dei Due Mondi di Spoleto, al Lygon Arts Festival di Melbourne, alla Carnegie Hall di New York, alla Kleine Musikhalle di Amburgo, alla Filarmonica di San Pietroburgo e alla Dixon Gallery di Memphis.
Dal 1999 al 2003 ha ricoperto, su invito di Luis Alva, il ruolo di Direttore Musicale dell’Associazione Prolirica del Perù, per la quale ha diretto al Teatro dell’Opera di Lima: Turandot, Tosca, Falstaff, Il barbiere di Siviglia, Aida, Rigoletto, la Messa di Gloria di Puccini, la Messa da Requiem di Verdi e la IX Sinfonia di Beethoven.
Nel 2004 ha ricoperto il ruolo di consulente artistico del Teatro Massimo di Palermo, dove, nella stessa stagione, ha diretto Carmen. Nello stesso anno inizia la collaborazione con i teatri del circuito regionale lombardo, esibendosi al Teatro Sociale di Como, al Teatro Fraschini di Pavia, al Teatro Grande di Brescia, al Teatro Donizetti di Bergamo e al Teatro Ponchielli di Cremona ne L’elisir d’amore (2004), I Capuleti e i Montecchi (2005), Madama Butterfly (2007), Turandot (2008), La traviata (2010).
Ha debuttato nell’ambito della stagione del Teatro San Carlo di Napoli nel 2009 in una nuova creazione di Amedeo Amodio; per lo stesso Teatro ha diretto nell’anno successivo il concerto di Ute Lemper e, presso il Teatro Greco di Pompei, Tosca.
Direttore dei Solisti Italiani nei concerti Euroradio al Quirinale, dal 2005 al 2011 è stato Direttore Musicale dell’Orchestra dell’Università di Roma Tre. Ospite di numerose stagioni sinfoniche italiane, ha diretto l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino nel Concerto di inaugurazione delle celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia al Teatro Carignano di Torino, l’Orchestra della Svizzera Italiana in numerosi concerti sinfonici e nella Traviata del 2012, l’Orchestra de I Pomeriggi Musicali, la Borusan Orchestra di Istanbul, i Virtuosi Italiani all’Arena di Verona per la prima edizione dell’Oscar della lirica.
Nel 2008 inizia la sua collaborazione con l’Accademia Teatro alla Scala insegnando Esercitazioni orchestrali e Musica da camera nell’ambito del Corso di perfezionamento per professori d’orchestra. Con l’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala ha sostenuto numerose tournée (Emirati Arabi, Russia ed Austria) e concerti con programmi sinfonici ed opere, come Il barbiere di Siviglia eseguito a Kaliningrad (Russia) nel settembre 2013 con la regia di Damiano Michieletto, svolgendo inoltre il ruolo di direttore assistente per direttori come Yuri Temirkanov e Fabio Luisi.
Nel 2013 ha diretto Mefistofele al Teatro Regio di Parma.
Nell’ottobre 2014 ha diretto Il matrimonio segreto all’Opernhaus di Zurigo. All’inizio del 2015 dirige Falstaff presso la Royal Opera House di Muscat (Oman) con i complessi dell’Accademia Teatro alla Scala, nella produzione del Teatro Regio di Parma diretta da Stephen Medcalf.
Fra il 2015 e il 2016 dirige i giovani dell’Accademia scaligera anche nella Cenerentola per bambini, nell’ambito del Progetto Grandi Spettacoli per Piccoli, iniziativa fortemente voluta dal Teatro alla Scala per avvicinare i più piccoli all’opera lirica attraverso dei titoli del repertorio, affidati all’orchestra e alle voci dei solisti dell’Accademia, in versioni appositamente riviste e pensate per bambini in età scolare.
Nell’ottobre 2015 dirige L’elisir d’amore al Teatro alla Scala.
È attualmente titolare della cattedra di viola presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano.
ACCADEMIA TEATRO ALLA SCALA
L’Accademia Teatro alla Scala, fondazione privata dal 2001, è considerata fra i più autorevoli enti di formazione in Europa per lo spettacolo dal vivo.
Oggi presieduta da Alexander Pereira e diretta da Luisa Vinci, l’ateneo si avvale della docenza dei migliori professionisti del Teatro alla Scala e dei più qualificati esperti del settore, che condividono l’obiettivo di trasmettere ai giovani un patrimonio di altissima levatura e una tradizione artistica riconosciuta in tutto il mondo. Ne sono soci fondatori, oltre al Teatro alla Scala, la Regione Lombardia, il Comune di Milano, la Camera di Commercio di Milano, l’Università Commerciale Luigi Bocconi, il Politecnico di Milano e la Fondazione Bracco. A questi si aggiunge un rilevante gruppo di sostenitori, fra fondazioni, associazioni, aziende e privati.
L’offerta formativa si articola in quattro dipartimenti – Musica, Danza, Palcoscenico-Laboratori, Management – per una trentina di corsi, frequentati da oltre mille allievi, provenienti da ogni parte del mondo: 500 per i corsi professionali, 500 per quelli propedeutici.
La metodologia didattica garantisce l’acquisizione quotidiana di esperienze “sul campo” attraverso concerti, spettacoli, esposizioni, seminari e il “Progetto Accademia”, un’opera che viene inserita nella stagione del Teatro alla Scala, interamente affidata agli allievi.
Alla proposta prettamente didattica si aggiungono inoltre diverse attività, che fanno capo ad altrettante aree: l’Area Didattica e Divulgazione che sviluppa laboratori e iniziative pedagogiche indirizzate a studenti e docenti delle scuole di ogni ordine e grado, al fine di diffondere la conoscenza dello spettacolo dal vivo e delle professioni ad esso connesse e l’Area di Cooperazione culturale che sviluppa progetti di ricerca e collaborazione internazionale, promossi dalla Comunità Europea o dai governi locali, tesi a esportare il modello formativo scaligero.
DIPARTIMENTO DANZA
Cardine del Dipartimento Danza, diretto dal 2003 da Frédéric Olivieri, è la Scuola di Ballo, fondata nel 1813 e guidata nel corso della sua storia da prestigiosi maestri e celebri ballerine. Basti citare Carlo Blasis, Enrico Cecchetti, Ettorina Mazzucchelli, Esmée Bulnes, Elide Bonagiunta, John Field ed Anna Maria Prina.
Fra gli allievi illustri, Liliana Cosi, Oriella Dorella, Roberto Fascilla, Carla Fracci, Luciana Savignano, Roberto Bolle, Massimo Murru, Marta Romagna, Gabriele Corrado, Alessio Carbone, Nicoletta Manni, e, fra le giovani promesse, Jacopo Tissi, Angelo Greco e Virna Toppi.
Dal 2006 ne è direttore lo stesso Olivieri. Articolata in otto anni di corso, consente di ottenere un diploma dalla duplice specializzazione in danza classico-accademica e danza moderno-contemporanea, in linea con le esigenze delle grandi compagnie internazionali che richiedono ai ballerini professionisti la padronanza di un repertorio sempre più ampio e diversificato.
Nel corso dell’attività di formazione, gli allievi partecipano ai più importanti titoli della stagione scaligera e si esibiscono su importanti palcoscenici, in Italia e all’estero.
Negli anni più recenti si sono intensificati incontri e masterclass con coreografi e danzatori di fama internazionale come Davide Bombana, Luigi Bonino, John Clifford, Claudia De Smet, Paul Dennis, Vladimir Derevianko, Nanette Glushak, Cynthia Harvey, Akram Khan, Monique Loudières, Piotr Nardelli, Patricia Neary, Pompea Santoro, Suki Schorer, Victor Ullate, Arlette van Boven, Francesco Ventriglia, Aaron Watkin.
Inoltre, la possibilità di interpretare le più note coreografie dei maestri del Novecento e di oggi, come George Balanchine (Serenade, Theme and Variations, Who cares?, Tarantella), Maurice Béjart (Gaîté parisienne suite, La luna), Mats Ek (La Bella Addormentata), William Forsythe (The Vertiginous Thrill of Exactitude), Jiří Kylián (Symphony in D, Evening Songs, Un ballo), José Limón (The Unsung), Roland Petit (Gymnopédie), Angelin Preljocaj (Larmes blanches, La Stravaganza), ha ulteriormente arricchito la già profonda e rigorosa preparazione.
Oltre ad essere “vivaio” privilegiato per il Corpo di Ballo scaligero, la Scuola forma ballerini di altissimo livello professionale, in grado di inserirsi nelle più apprezzate compagnie, in Italia e all’estero.
Al percorso per ballerini professionisti si affiancano un corso biennale per insegnanti di danza, che consente a coloro che già insegnano danza di approfondire il programma e la metodologia dei primi tre anni della Scuola, e un corso quinquennale di propedeutica alla danza, riservato ai bambini dai 6 ai 10 anni con l’obiettivo di avvicinarli al mondo della danza e della musica facendo loro vivere un’esperienza di carattere ludico-espressivo attraverso l’attività ritmica e motoria.
Nel periodo estivo la Scuola apre le porte per stage e workshop settimanali.
Fondazione Accademia Teatro alla Scala
Presidente
Alexander Pereira
Direttore Generale
Luisa Vinci
Vice Direttore Generale
Nadia Nigris
Direttore Scuola di Ballo
Frédéric Olivieri
Vice Direttore Scuola di Ballo
Maurizio Vanadia
Corpo Docente Scuola di Ballo
Loretta Alexandrescu
Vera Karpenko
Leonid Nikonov
Tatiana Nikonova
Paolo Podini
Elisa Scala
Emanuela Tagliavia
Maurizio Vanadia
Paola Vismara
Antonella Stroppa
Luigi Manfrin
Francesca Pedroni
Fabio Sartorelli
Pianisti accompagnatori
Janna Bolotova
Svetlana Tchernova
Massimo Ciarella
Mladen Dabizljevic
Eliana Grasso
Marco Paderni
Artan Tushi
Comunicato stampa del 10 Novembre 2016