Anna Pirozzi è AIDA a Verona: una lezione di canto

 

AIDA 700 volte rappresentata all’Arena di Verona (1913-2019)

Con la messa in scena del 22 giugno 2019 sono esattamente 700 le Aida che l’Arena di Verona ha allestito  per il pubblico di tutto il mondo, che ha sempre affollato la cavea veronese per una delle opere più spettacolari per impianto scenico.

Grazie all’attenta ricerca che il regista Gianfranco de Bosio ha riservato negli anni approfondendo sempre più sia il libretto di Antonio Ghislanzoni, che gli stessi minuziosi dettagli lasciati dallo stesso Giuseppe Verdi su come portare sulla scena questo colossal operistico, anche questa volta abbiamo assistito ad una magia che si ripete ogni anno puntualmente.

Le scenografie sono quelle dell’Aida storica allestite da Michele Olcese che, grazie agli accorgimenti tecnologici sulle luci curate da Paolo Mazzon, sono risultate più efficaci, e si è riusciti a cogliere più dettagli grazie al gioco di luci stesso creato sul palcoscenico.

AIDA_220819_FotoEnnevi
Francesco Ivan Ciampa

Con piacere abbiamo ritrovato sul podio a dirigere l’Orchestra dell’Arena di Verona il maestro Francesco Ivan Ciampa che, con le sue puntuali indicazioni, ha orchestrato una Aida dalle mille sfumature. E’ pienamente riuscito il suo intento di bilanciare le dinamiche orchestrali sia del palcoscenico che del Coro, quest’ultimo curato da Vito Lombardi, in cui le sonorità erano perfettamente amalgamate sui piano, ricreando effetti magici oltre che di solennità.

AIDA_220819_FotoEnnevi

Un bel cast, in aggiunta a quest’ottima bacchetta quindi, ha fatto si che il risultato sia stato di ottimo impatto: nei panni del Re troviamo Romano Dal Zovo, che ha portato in scena la figura più austera dell’opera,  grazie alla sua bella voce da basso, rotonda e dal bel colore, senza forzature e con un bel fraseggio. Un cantante che non delude mai le aspettative.

AIDA_220819_FotoEnnevi
Dimitry Beloselskiy e Murat Karahan

Accanto a lui Ramfis, altra figura tra le più potenti di Menfi, che per questa rappresentazione è stato interpretato da Dimitry Beloselskiy, basso ucraino che calca ormai le scene dei teatri di tutto il mondo, riscuotendo sempre consensi e plausi, ed anche in questa serata si è trovato a suo agio in questo ruolo e la sua voce non risente degli spazi aperti areniani. Bravo!

Murat Karahan
Murat Karahan

Ma è Radames la figura maschile fulcro della storia, al tempo il tenore turco Murat Karahan. Anche se è stato molto gradito dal pubblico areniano, perché possiede una bella estensione vocale ed un bellissimo timbro squillante, non possiamo esimerci dal far notare alcuni fastidiosi difetti sulla dizione che oggi, ormai, dopo tante critiche rivolte ai cantanti sia italiani che stranieri, non dovrebbero più essere presenti ed eliminati del tutto, specie su palcoscenici di questo calibro. Detto questo, ci ha comunque affascinato la sua linea di canto sul fiato, senza ricorrere ad un uso spropositato di portamenti, che ha saputo ben calibrare nell’ardua aria iniziale “Celeste Aida”, porgendo al pubblico la sua accorata dedizione alla sua amata Aida. Ottimo debutto quindi per Karahan in questo difficile ruolo verdiano pieno di trappole.

Amartuvshin Enkhbat e Anna Pirozzi - AIDA Arena di Verona 2019
Amartuvshin Enkhbat e Anna Pirozzi

Molto bene anche Amartuvshin Enkhbat, nelle vesti di Amonasro, padre di Aida. La sua vocalità migliora di anno in anno, e riesce ad esprimersi liberamente lasciando correre la sua possente voce sul fiato, accentuando le agogiche giuste e con una dizione perfetta.

Anna Pirozzi e Murat Karahan - Aida Verona 2019
Anna Pirozzi e Murat Karahan

La schiava Aida, protagonista dell’opera in titolo, una delle voci italiane femminili più belle del momento, quella di Anna Pirozzi. La sua esecuzione è stata più che perfetta e, senza esagerare, una grande lezione di canto. La sua voce corre in Arena senza apparente fatica, sia sui possenti acuti che sui piano filatissimi, da brividi. Anche il suo centro vocale è omogeneo e ben controllato, senza mai affossare la voce. Eccellente in tutta l’opera, ma specialmente nel duetto con Amneris, in “Cieli azzurri” e nel finale del quarto atto, dove ha prodotto con la sua voce dei suoni che sono arrivati al pubblico  come dei piccoli e luminosissimi diamanti. Insomma una Aida così la si sente e la si vede veramente poche volte.

Violeta Urmana - AIDA Verona 2019
Violeta Urmana

Accanto a lei la sua rivale in amore, Amneris, il cui ruolo è stato affidato all’espertissimo mezzosoprano  Violeta Urmana. Possiamo affermare che sono arrivate al pubblico le intenzioni sulla sua Amneris: amante gelosa e vendicativa e donna distrutta dal dolore allo stesso tempo. Grazie alla sua duttilità timbrica ha potuto assecondare la drammaturgia della parola del suo personaggio.

Bene anche Carlo Bosi, un Messaggero, e la Sacerdotessa, Yao Bo Hui che hanno così completato il cast della serata.

Gaetano Petrosino ha coordinato il balletto eseguito dai primi ballerini Petra Conti, Mick Zeni e Alessandro Macario, ben inserito nelle coreografie curate da Susanna Egri.

Ovazioni da parte del folto pubblico che gremiva la cavea areniana alla fine dello spettacolo per tutti gli artisti, ne hanno decretato il pieno successo.

Salvatore Margarone

Photo©Ennevi/Fondazione Arena di Verona

La recensione si riferisce alla prima del 22 giugno 2019.

AIDA_220819_FotoEnnevi
Carlo Bosi

AIDA_220819_FotoEnnevi

AIDA_220819_FotoEnnevi

Leave a Comment