Inedita prima di Rigoletto all’Arena di Verona nella messa in scena che segna il debutto alla regia di quest’opera lirica per l’attore e regista Antonio Albanese, in cartellone per il 100° Arena di Verona Opera Festival.
Titolo molto legato al Teatro Areniano, dopo molto tempo è rappresentato in un modo diverso, decontestualizzato dal periodo nel quale è normalmente ambientato. La narrazione è trasportata alla fine degli anni Cinquanta, in un nuovo scenario di fine guerra nel Nord Italia, in quella pianura, rurale e tutt’ora piuttosto incontaminata, che diede i natali a Giuseppe Verdi. Diversi gli spunti scenici neorealisti ed il richiamo al cinema di Luchino Visconti.
La storia in sé non appare diversa da quella originaria, pur se di ispirazione cinematografica, appunto, neorealista. Coadiuvato dalle scenografie di Juan Guillermo Nova, dalle coreografie di Luc Bouy e i costumi di Valeria Donata Bettella, Albanese rappresenta il buffone di corte come un uomo che affronta il proprio male di vivere al termine di una guerra che, come tutti i conflitti armati, lascia dietro di sé follie e dolori, i quali amplificano i sentimenti e i patimenti delle vicende personali; egli vive il proprio dramma in un territorio dove i proprietari fondiari hanno poteri e atteggiamenti assimilabili a quelli dei nobili del ‘500. La casa colonica che troneggia al centro del palco, complici anche le sapienti luci di Paolo Mazzon, è sempre immersa in una buia atmosfera malinconica.
L’inquietante profondità psicologica di Rigoletto emerge dalle meravigliose melodie dell’opera. Marco Armiliato fa tesoro dell’estenuante prova nella rappresentazione inaugurale (Aida) del festival Areniano, e dirige sapientemente musici e attori traghettando gli spettatori in una ipnotica narrazione, nel tentativo di cesellare ma soprattutto di non perdere mai il filo conduttore con i cantanti. Sono loro, infatti, in questa serata a “dirigere” la melodia. Ne risulta che alcuni momenti sono lirici e intensi, altri si trascinano con lentezza e squilibrio ritmico. Alcune parti melodiche di Rigoletto devono essere insindacabilmente perfettie: solo così le si creano quelle emozioni e quel trasporto che il pubblico cerca. Armiliato lo sa e non si risparmia nel tentativo, riuscendo a focalizzare l’attenzione dell’Orchestra della Fondazione Arena di Verona che lo segue fedelmente in una bella esecuzione densa di ammirevoli, pur se isolate, sfumature.
Il tutto dunque rende più facile il percorso per i cantanti sul palco, ma non con i risultati cercati. A cominciare dal protagonista, il baritono siberiano Roman Burdenko. Lo conosciamo per essere dotato di voce vigorosa, solido negli acuti, con una apprezzabile ricchezza di fraseggio e colori. Il suo Rigoletto questa sera non è però all’altezza della situazione: un po’ vuoto nei toni gravi, manca dell’impeto e della rabbia che sono caratteristici di questo personaggio, che risulta troppo lineare e piatto.
Ritroviamo l’azero Yusif Eyvasof, stavolta nella versione del diabolico e collezionista di femmine Duca di Mantova. Non possiamo che ribadire quanto detto in altre recensioni. La voce di Yusif non è bellissima di colore ma non passa comunque inosservata: potente, sonora, omogenea (anche troppo) in tutti i registri e con un buon squillo nell’acuto. Riesce anche abbastanza bene a calarsi nella drammaturgia dei soggetti interpretati. Questa sera però sembrava poco nel personaggio, anziché rappresentare una certa eleganza allo stesso tempo cinica e nobile, è risultato un pò troppo sguaiato, ed è apparso quasi distratto e assente. Ne é evidenza il rifiuto di eseguire il bis della Donna è mobile, chiesto a gran voce dal pubblico, aria peraltro eseguita con diverse incertezze, forse disturbato dall’inceppamento della scenografia, che sfortunatamente per due volte si è bloccata durante la recita, richiedendo l’intervento a scena aperta del personale tecnico addetto.
Il soprano armeno Nina Minasyan per improvvisa indisposizione è stata sostituita da Rosa Feola. Gilda è un suo cavallo di battaglia, quindi ci aspettavamo un’esecuzione di alto livello. Invece tutta la prova è stata improntata un po’ sottotono, quasi in modo prudenziale. Ci ha stupito la totale assenza di picchettati e trilli (previsti da partitura) nella celebre aria Caro Nome. Non sono comunque mancati bei momenti lirici ed emozionanti, la voce di Rosa è bella, e regala fraseggi nobili in una linea vocale attenta.
Gianluca Buratto è uno Sparafucile d’eccezione. Bella voce di basso, di un profondo colore scuro che unitamente a un volume sonoro ragguardevole, risulta sicuramente il miglior cantante sul palco. Meraviglioso il Fa grave tenuto, alla fine del duetto con Rigoletto.
Deludente la Maddalena di Valeria Girardello, con voce spessa e poco udibile, tant’è che il celeberrimo quartetto Bella figlia dell’amore risulta piuttosto squilibrato.
Brava Francesca Maionchi nella raffinata Contessa di Ceprano.
Buona anche la performance del resto del cast: Agostina Smimmero (Giovanna), Gianfranco Montresor (Il Conte di Monterone), Nicolò Ceriani (Marullo), Riccardo Rados (Matteo Borsa), Roberto Accurso (Il Conte di Ceprano), Giorgi Manoshvili (Un usciere di corte), Elisabetta Zizzo (Un paggio della duchessa).
In gran forma, sia vocalmente che scenicamente, il comparto maschile del Coro della Fondazione Arena di Verona diretti dal Maestro Roberto Gabbiani.
Pubblico entusiasta, ma non troppo, alla fine dello spettacolo.
Molti i grandi nomi che si alterneranno sul palco nelle prossime rappresentazioni: Juan Diego Flórez, Piotr Beczala, Ludovic Tezier e Nadine Sierra solo per citarne alcuni. Da non perdere.
Segnaliamo in calce il calendario completo del Festival.
La recensione si riferisce alla prima del 1 luglio 2023.
Federico Scatamburlo
Foto @Ennevi
Rigoletto
di Giuseppe Verdi
Melodramma in tre atti
Libretto di Francesco Maria Piave
Direttore Marco Armiliato
Regia Antonio Albanese
Scene Juan Guillermo Nova
Costumi Valeria Donata Bettella
Luci Paolo Mazzon
Coreografie Luc Bouy
Orchestra, Coro, Ballo e Tecnici della Fondazione Arena di Verona
Maestro del Coro Roberto Gabbiani
Coordinatore del Ballo Gaetano Petrosino
Nuova produzione
Il Duca di Mantova
Yusif Eyvazov
01, 07 luglio
Juan Diego Flórez
20 luglio
Piotr Beczała
04 agosto
Rigoletto
Roman Burdenko
01 luglio
Ludovic Tézier
07 luglio
Luca Salsi
20 luglio
Amartuvshin Enkhbat
04 agosto
Gilda
Rosa Feola
01 luglio
Nina Minasyan
20 luglio
Nadine Sierra
04 agosto
Sparafucile
Gianluca Buratto
01, 07, 20 luglio 04 agosto
Maddalena
Valeria Girardello
01, 07, 20 luglio 04 agosto
Giovanna
Agostina Smimmero
01, 07, 20 luglio 04 agosto
Il Conte di Monterone
Gianfranco Montresor
01, 07, 20 luglio 04 agosto
Marullo
Nicolò Ceriani
01, 07, 20 luglio 04 agosto
Matteo Borsa
Riccardo Rados
01, 07, 20 luglio 04 agosto
Il Conte di Ceprano
Roberto Accurso
01, 07, 20 luglio 04 agosto
La Contessa di Ceprano
Francesca Maionchi
01, 07, 20 luglio 04 agosto
Un Usciere di Corte
Giorgi Manoshvili
01, 07, 20 luglio 04 agosto
Un Paggio della Duchessa
Elisabetta Zizzo
01, 07, 20 luglio 04 agosto
Arena di Verona Spettacoli Luglio 2023
01/07/2023: Rigoletto – Verdi
06/07/2023: Carmen – Bizet
07/07/2023: Rigoletto – Verdi
08/07/2023: La Traviata – Verdi
09/07/2023: Aida – Verdi
13/07/2023: Il Barbiere di Siviglia – Rossini
14/07/2023: La Traviata – Verdi
15/07/2023: Nabucco – Verdi
16/07/2023: Aida – Verdi
19/07/2023: Roberto Bolle and Friends
20/07/2023: Rigoletto – Verdi
21/07/2023: Aida – Verdi
22/07/2023: Il Barbiere di Siviglia – Rossini
23/07/2023: Opera-Arena 100 con Juan Diego Florez
27/07/2023: La Traviata – Verdi
28/07/2023: Nabucco – Verdi
29/07/2023: Tosca – Puccini
30/07/2023: Aida – Verdi
Arena di Verona Spettacoli Agosto 2023
02/08/2023: Aida – Verdi
03/08/2023: Nabucco – Verdi
04/08/2023: Rigoletto – Verdi
05/08/2023: Tosca – Puccini
06/08/2023: Opera-Arena 100 con Plácido Domingo
10/08/2023: Tosca – Puccini
11/08/2023: Carmen – Bizet
12/08/2023: Madama Butterfly – Puccini
13/08/2023: Aida – Verdi
17/08/2023: Nabucco – Verdi
18/08/2023: Aida – Verdi
19/08/2023: La Traviata – Verdi
20/08/2023: Opera-Arena 100 con Jonas Kaufmann
23/08/2023: Aida – Verdi
24/08/2023: Carmen – Bizet
25/08/2023: Madama Butterfly – Puccini
26/08/2023: La Traviata – Verdi
31/08/2023: Teatro alla Scala in Arena con l’Orchestra del Teatro alla Scala
Arena di Verona Spettacoli Settembre 2023
01/09/2023: Tosca – Puccini
02/09/2023: Madama Butterfly – Puccini
03/09/2023: Aida – Verdi
06/09/2023: Carmen – Bizet
07/09/2023: Madama Butterfly – Puccini
08/09/2023: Aida – Verdi
09/09/2023: La Traviata – Verdi
Si ricorda che gli spettacoli nell’Arena di Verona si svolgono all’aperto e in caso di maltempo lo spettacolo potrebbe essere posticipato o annullato prima dell’orario di inizio previsto.