FRANCESCO LANZILLOTTA DIRIGE LA FAVORITE DI GAETANO DONIZETTI AL TEATRO MASSIMO DI PALERMO
Per la prima volta il teatro siciliano metterà in scena il titolo donizettiano nella versione francese
Palermo, Teatro Massimo, dal 24 febbraio al 3 marzo 2019
Sarà Francesco Lanzillotta a salire sul podio del Teatro Massimo di Palermo per la nuova produzione del grand-opéra di Gaetano Donizetti La Favorite, in scena dal 24 febbraio al 3 marzo prossimi, con la regia di Allex Aguilera, le scene e i costumi di Francesco Zito, le luci di Caetano Vilela. È la prima volta che il teatro siciliano mette in scena il titolo del compositore bergamasco nella versione del 1840 per l’Académie Royal de Musique di Parigi; sui leggii l’Edizione critica nazionale a cura di Rebecca Harris-Warrick edita da Ricordi in collaborazione con la Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo e il Comune di Bergamo.
Lanzillotta torna così a dirigere Donizetti dopo il grande successo dell’Elisir d’amore questa estate al Macerata Opera Festival, manifestazione di cui è direttore musicale, partecipando alla crescente rivalutazione internazionale della musica del compositore bergamasco e alla proposta dei suoi titoli meno noti e soprattutto in versione integrale.
«Credo che eseguire oggi Gaetano Donizetti – commenta Francesco Lanzillotta – sia sempre più opportuno per continuare a dar corpo alla Donizetti Renaissance: nell’arco di mezzo secolo siamo passati da esecuzioni con cospicui tagli (anche in opere come L’elisir d’amore e Don Pasquale). che facevano perdere parti peculiari della poetica di Donizetti come la sua gestione innovativa dell’armonia e delle modulazioni, a versioni integrali capaci di restituire tutta la bellezza della musica del compositore bergamasco».
La scrittura della Favorite ricade al centro del periodo parigino di Donizetti, attivo nella capitale francese dalla metà degli anni Trenta dell’Ottocento, quando coniugava il gusto del pubblico con le forme musicali alla moda, fra melodramma italiano e grand-opéra francese.
«Nella partitura della Favorite, ho trovato comunque molti spunti di approfondimento – spiega Lanzillotta – legati al Donizetti “italiano”: per esempio viene usata la struttura canonica del grand-opéra, ma cambiato il ruolo del coro che nel primo e nell’ultimo atto perde il ruolo di personaggio attivo diventando un mezzo per descrivere l’ambientazione. Nella Favorite, Donizetti esalta la libertà formale del grand-opéra, mantenendosi molto attento ai rapporti tra testo e musica e alla versificazione, elementi dai quali scaturisce la linea melodica. Più mi immergo nella partitura, più mi convinco che La Favorite sia un’opera molto intima: già il tema con cui si apre il Preludio conduce a un senso di raccoglimento che poi pervade l’intera opera; la mia intenzione è quindi esaltare la natura più elegante della partitura e agevolare la funzione di sublimazione conclusiva svolta dai concertati di fine atto. Tutta l’opera esige un grande scavo psicologico che va trasmesso senza essere troppo didascalici, bensì provando a stendere un velluto sul quale le emozioni scivolino in chi ascolta la musica di Donizetti».
Francesco Lanzillotta sarà alla guida dell’Orchestra e del Coro del Teatro Massimo di Palermo e di un cast vocale che vede alternarsi Sonia Ganassi e Raehann Bryce-Davis nei panni di Léonor e John Osborn e Giorgio Misseri come Fernand; Julian Kim e Simone Piazzola vestiranno i panni di Alphonse, mentre Balthazar sarà interpretato da Marko Mimica e Riccardo Fassi.
La Favorite
Grand-opéra in quattro atti
Libretto di Alphonse Royer, Gustave Vaëz e Eugène Scribe
Musica di Gaetano Donizetti
Edizione critica a cura di Rebecca Harris-Warrick
Casa Ricordi Milano con la collaborazione e il contributo del Comune di Bergamo e della Fondazione Donizetti
Direttore Francesco Lanzillotta
Regia Allex Aguilera
Scene e costumi Francesco Zito
Luci Caetano Vilela
Assistente alle scene Antonella Conte
Orchestra, Coro e Corpo di ballo del Teatro Massimo
Nuovo allestimento del Teatro Massimo
Léonor Sonia Ganassi (24, 26, 28 febbraio, 3 marzo) / Raehann Bryce-Davis (27 febbraio, 2 marzo)
Ines Clara Polito
Fernand John Osborn (24, 26, 28 febbraio, 3 marzo) / Giorgio Misseri (27 febbraio, 2 marzo)
Alphonse Julian Kim (24, 26, 28 febbraio, 3 marzo) /Simone Piazzola (27, 2)
Balthazar Marko Mimica (24, 26, 28 febbraio, 3 marzo) / Riccardo Fassi (27 febbraio, 2 marzo)
Don Gaspar Blagoj Nacoski
Palermo, Teatro Massimo, dal 24 febbraio al 3 marzo 2019
Francesco Lanzillotta Direttore d’orchestra
Francesco Lanzillotta è considerato uno dei più interessanti direttori nel panorama musicale italiano. Nato a Roma, si è diplomato in direzione d’orchestra con Bruno Aprea e in composizione con Luciano Pelosi con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma. Ha studiato inoltre pianoforte con Velia de Vita.
Si è perfezionato in direzione d’orchestra a New York presso il Bard College con Harold Farberman, e con George Phelivanian a Madrid. Negli ultimi anni ha diretto nei più importanti teatri italiani, fra i quali Teatro La Fenice di Venezia, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Verdi di Trieste, Teatro Filarmonico di Verona e Teatro Lirico di Cagliari. È regolarmente ospite di importanti compagini orchestrali, fra le quali l’Orchestra Nazionale della RAI di Torino, Orchestra della Svizzera Italiana, Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano, Orchestra Haydn di Bolzano, Filarmonica Toscanini di Parma, Orchestra Regionale Toscana, Orchestra del Teatro Filarmonico di Verona, Orchestra del Teatro San Carlo di Napoli, Orchestra del Teatro Verdi di Trieste, Gyeonggi Philharmonic Orchestra di Suwon (Korea) e Sofia Philharmonic Orchestra.
Direttore Principale Ospite del Teatro dell’Opera di Varna in Bulgaria, vi ha diretto produzioni quali Cavalleria rusticana, Pagliacci, Le nozze di Figaro, La bohème, Tosca, La traviata e Carmen. Nel corso della stagione 2012/13 ha debuttato sul podio dell’Orchestra Sinfonica della RAI di Torino con un programma dedicato a Stravinskij e Berlioz. Ha diretto inoltre l’Histoire du soldat e La fuga in maschera al Teatro San Carlo di Napoli, Il Maestro di cappella all’Opéra de Nancy e Il piccolo spazzacamino di Britten che ha segnato il suo debutto presso il Macerata Opera Festival. Ha inaugurato la stagione 2013/14 dirigendo La bohème al Teatro Comunale di Treviso, in seguito è tornato sul podio dell’Orchestra Sinfonica della RAI di Torino e su quello della Filarmonica Toscanini di Parma. Ha diretto inoltre acclamate produzioni della Traviata al Teatro Verdi in Sassari, L’italiana in Algeri al Teatro Filarmonico di Verona e La bohème al Teatro Comunale di Ferrara. Di grande successo il Don Checco al Teatro San Carlo di Napoli, nonché il nuovo lavoro di Battistelli, Il medico dei pazzi, all’Opéra de Nancy e al Teatro La Fenice di Venezia.
Dopo una serie di concerti tenuti nel febbraio 2014 con l’Orchestra Filarmonica Toscanini, ne è stato nominato Direttore Principale per il triennio 2014-2017. Ritorna sul podio dell’Orchestra della Svizzera Italiana, dell’Orchestra Haydn di Bolzano, dell’Orchestra Nazionale della Rai di Torino, della Filarmonica Toscanini di Parma, dell’Orchestra della Toscana-ORT in tour in Germania e dell’Orchestra Verdi di Milano (Expo 2015). Ha diretto numerose composizioni di musica contemporanea di autori quali Matteo D’Amico, Marcello Panni, Ennio Morricone, Ada Gentile, Luciano Pelosi, Carlo Galante, Michele Dall’Ongaro, Francesco Pennisi, Luis Bacalov, Luca Mosca etc. Nel 2015 ha inaugurato il Macerata Opera Festival con una nuova produzione di Rigoletto.
Nel 2016-17 i suoi acclamati debutti con la Tokyo Philharmonic Orchestra, l’Opera Nazionale di Montpellier, il Teatro dell’Opera di Essen e al Rossini Opera Festival con Torvaldo e Dorliska e la nomina a direttore musicale del Macerata Opera Festival. Nel 2018 ha debuttato all’Opéra de Toulon con Lucia di Lammermoor e alla Semperoper di Dresda con Rigoletto; ha diretto West Side Story di Bernstein al Maggio Musicale Fiorentino. Fra gli impegni del 2019, oltre all’esecuzione de La Favorite al Teatro Massimo di Palermo, la prima esecuzione dell’opera Sette minuti di Giorgio Battistelli all’Opéra de Nancy, La traviata alla Fenice di Venezia, Don Giovanni a Mosca e Il viaggio a Reims di Rossini a Dresda e a Pechino.
Photo@RosellinaGarbo
http://www.musicandosite.com/turandot-e-il-futurismo-di-fabio-cherstich/ |