LA MESSA DA REQUIEM DI GAETANO DONIZETTI DINANZI AL CIMITERO DI BERGAMO ALLA PRESENZA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA IN DIRETTA SU RAI1
Il Comune di Bergamo in collaborazione con la Fondazione Teatro Donizetti organizzano un’esecuzione della pagina sacra del compositore orobico per commemorare le vittime della pandemia
Bergamo, Piazzale del Cimitero, domenica 28 giugno ore 20.30
Sarà trasmessa in diretta su RAI1 (e su Rai Play on line) l’esecuzione Messa da Requiem di Gaetano Donizetti alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dei 243 sindaci della Provincia di Bergamo organizzata dal Comune di Bergamo in collaborazione con la Fondazione Donizetti Opera, domenica 28 giugno alle ore 20.30, nel piazzale del Cimitero di Bergamo, per commemorare le vittime della pandemia. Sul podio dell’Orchestra e del Coro Donizetti Opera, il direttore musicale del Festival Riccardo Frizza insieme a un cast di interpreti di fama internazionale: Eleonora Buratto (soprano), Annalisa Stroppa (mezzosoprano), Piero Pretti (tenore), Alex Esposito (basso), Federico Benetti (basso); maestro del Coro Fabio Tartari.
Prima dell’esecuzione, il direttore artistico del festival Donizetti Opera Francesco Micheli leggerà l’Addio ai monti dai Promessi sposi di Alessandro Manzoni.
«Abbiamo molto ragionato – afferma il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori – nelle ultime settimane su come commemorare in modo collettivo tutte le vittime causate dall’epidemia da Covid-19 che, fra la città di Bergamo e la provincia, sono state circa 6.000, di cui 670 in città. Non era semplice trovare un singolo momento che potesse condensare tutti i sentimenti della comunità bergamasca, ma abbiamo pensato che il Cimitero Monumentale di Bergamo, diventato purtroppo un luogo simbolo del dramma, potesse avere una valenza simbolica più forte di ogni altro luogo. Il pubblico, considerate le disposizioni di sicurezza, vorremmo fosse composto dai 243 sindaci della Provincia in rappresentanza di tutti i cittadini. Tra l’altro saremo onorati della presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella».
Alle parole del Sindaco fanno seguito quelle dell’Assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti che ricorda come «i riti funebri sono un momento fondante di ogni comunità e non averli potuti celebrare rappresenta ancora oggi una ferita aperta. L’esecuzione del Requiem vorrà essere un momento di unione per tutti».
«Un grande compositore come Donizetti – sottolinea il direttore artistico del festival Donizetti Opera Francesco Micheli – che con la malattia ha sempre dovuto fare i conti, sia per i suoi familiari che per se stesso, non poteva non venirci in soccorso anche in un momento come quello che stiamo vivendo. Un territorio “schivo” come quello bergamasco è passato alla ribalta e si è trovato al centro dell’attenzione diventando la Wuhan occidentale. Ci è sembrato fondamentale che Bergamo organizzasse un commiato collettivo per i propri defunti perché per poter ricominciare è necessario onorare la memoria di chi non c’è più». Riccardo Frizza aggiunge che «La forza evocativa della musica ci viene in aiuto per celebrare questo rito comunitario: ci sembra giusto, prima di organizzare qualsiasi altra attività, di creare un momento di unione attorno al dolore comune. Il Requiem di Donizetti è stata quindi la scelta più indicata e sarà eseguito da artisti legati al Donizetti Opera e alle città di Bergamo e Brescia: Eleonora Buratto (Brescia), Annalisa Stroppa (Brescia), Piero Pretti (vive a Milano) e Alex Esposito (Bergamo). A loro il nostro ringraziamento perché si sono subito messi a disposizione della causa, accettando un cachet simbolico».
«Ringrazio l’Amministrazione comunale – sottolinea Giorgio Berta – per avere pensato alla Fondazione Teatro Donizetti per organizzare questa commemorazione: ci siamo subito messi al servizio per poter attivare la macchina organizzativa in un momento in cui allestire qualsiasi tipo di manifestazione è davvero complesso. Le nostre competenze e la nostra passione sono al servizio della città e di tutta la comunità».
La Messa di Requiem fu composta da Gaetano Donizetti nel 1835 per la morte di Vincenzo Bellini ed eseguita per la prima volta proprio nella Basilica di Santa Maria Maggiore il 28 aprile del 1870, quindi dopo la morte del bergamasco. L’occasione del 2017 era il 220° dies natalis di Donizetti (29 novembre 1797) nella Basilica dove riposano le spoglie del compositore e del suo maestro, Giovanni Simone Mayr.
«Al principio dell’ottobre 1835» – scrivono Livio Aragona e Federico Fornoni in uno dei Quaderni della Fondazione – «giunse la notizia della prematura morte di Bellini avvenuta a Puteaux, nei pressi di Parigi, il 23 settembre. Donizetti ne fu presumibilmente addolorato. Una prima reazione fu la composizione di un Lamento per la morte di Bellini su versi di Andrea Maffei, per canto e pianoforte, sollecitata dall’editore Ricordi. Donizetti accolse la proposta con il solito impeto: “io ho molto da fare, ma un attestato di amicizia per il mio Bellini va avanti tutto”. Ma il sincero sconcerto e l’amicizia al solito generosa, Donizetti la manifestò con un lavoro di proporzioni decisamente più ampie, la Messa di Requiem. Iniziò a comporla nell’ottobre 1835, e non la completò. Mancano infatti il “Sanctus”, il “Benedictus” e l’“Agnus Dei”:
Requiem per soli (soprano, mezzosoprano, tenore, basso) e coro
Kyrie per coro
Requiem per coro
In memoria aeterna per coro
Diesirae per coro
Tuba mirum per tenore e due bassi
Judex ergo per tenore e basso
Rex tremendae maiestatis per soprano, basso e coro
Ingemisco per tenore
Precesmeae per mezzosoprano, tenore, basso
Confutatis maledictis per soprano, contralto, tenore, due bassi e coro
Oro supplex per basso
Lacrymosa per coro
Offertorio per basso solo e coro maschile
Lux aeterna per coro
Libera me Domine per soprano, contralto, tenore, basso e coro
I motivi per i quali non riuscì a portare a termine il lavoro e a dirigerlo dove probabilmente era stato programmato, cioè al Conservatorio di Napoli, sono legati al progetto di rappresentazione alla Scala della Maria Stuarda. […] Pur non risultando completo nel suo assetto liturgico, il Requiem costituisce un’affascinante e consapevole fusione di stile sacro e teatrale, e manifesta una conoscenza ancor viva delle composizioni di Mayr per Santa Maria Maggiore e della pratica liturgico-musicale del primo Ottocento».
Eleonora Buratto soprano
Eleonora Buratto, mantovana, è tra i soprani lirici più acclamati del mondo. La sua carriera è iniziata nel 2009 cantando come Creusa in Demofoonte, diretta da Riccardo Muti al Festival di Salisburgo, Opèra Garnier e Ravenna Festival. Negli anni successivi è stata diretta dal Maestro Muti nel ruolo di Susanna nell’opera I Due Figaro di Mercadante, Norina in Don Pasquale, Amelia in Simon Boccanegra, Alice in Falstaff e Contessa d’Almaviva nelle Nozze di Figaro. Agli inizi del 2015 è stata Corinna alla Dutch National Opera di Amsterdam ne Il Viaggio a Reims, regia di Damiano Michieletto e direzione di Stefano Montanari, da allora la sua carriera internazionale si è ulteriormente sviluppata. Nello stesso anno ha cantato per la prima volta i ruoli di Liù e della Contessa d’Almaviva e ha inaugurato la stagione del Teatro San Carlo di Napoli cantando come Micaela nella Carmen diretta da Zubin Mehta. Dal 2016 ad oggi ha debuttato altri ruoli diventati poi distintivi del suo repertorio come Mimì al Liceu di Barcelona, Donna Anna al Festival d’Aix-en-Provence, Elettra in Idomeneo al Teatro Real di Madrid (dalla primavera 2020 è in distribuzione mondiale il Dvd e Bd di Opus Arte) e Luisa Miller ancora al Liceu, tornando regolarmente, tra i tanti teatri che la vedono protagonista, al Real di Madrid, Liceu di Barcelona, Lyric Opera of Chicago, Dutch National Opera, Teatro San Carlo di Napoli, Metropolitan Opera, Royal Opera House ma anche in stagioni sinfoniche e festival prestigiosi, compresi quello di Perm dove nel 2019 è stata diretta per la prima volta da Teodor Currentzis, Maggio Musicale Fiorentino dove ha cantato Mahler sotto la direzione di Daniele Gatti, Accademia Nazionale di Santa Cecilia per Stabat Mater di Rossini e Requiem di Verdi, Teatro San Carlo di Napoli con i Vierletzte Lieder diretti da Michele Mariotti e, per rimanere nel campo sinfonico che ama particolarmente, ha partecipato alle celebrazioni rossiniane cantando a Luxembourg e Vienna nella Petite Messe Solennelle diretta da Gustavo Gimeno (nel 2019 è stato pubblicato da Pentatone il CD). Nei primi mesi del 2020 avrebbe dovuto debuttare Fiordiligi a Tokyo e Rusalka ad Amsterdam (primo soprano italiano a cantare l’intera opera). Purtroppo l’emergenza sanitaria ha annullato o rimandato queste produzioni.
Il 28 giugno canta nel Requiem di Donizetti a Bergamo, in un concerto di commemorazione delle vittime della pandemia. Al concerto, trasmesso in diretta da Rai 1, sarà presente il Capo dello Stato. Partecipa al Festival dell’Arena di Verona con tre gala, compreso uno verdiano con Francesco Meli e Luca Salsi. Nell’autunno 2020 è previsto il debutto di ruolo e di teatro come Elvira in Ernani al Teatro Regio di Parma, nell’ambito del Festival Verdi. Nella stessa edizione è attesa anche nel Requiem di Verdi. Tra gli impegni della stagione 2020/2021 spiccano una nuova produzione di Simon Boccanegra alla Deutsche OperBerlin e La Bohème al Metropolitan Opera di New York.
Annalisa Stroppa mezzosoprano
Annalisa Stroppa, che in pochi anni ha conquistato i teatri d’opera più prestigiosi del mondo, è uno dei giovani mezzosoprani più riconosciuti della sua generazione. Impegni della stagione 2019/2020 includono Fenena in Nabucco al Festival Verdi di Parma, il ruolo protagonista de La Cenerentola alla Staatsoper Hamburg, Rosina ne Il barbiere di Siviglia alla Bayerische Staatsoper di Monaco, a Genova, Budapest e Savonlinna, Stephano in Roméo et Juliette al Teatro alla Scala, Adalgisa in Norma a Napoli, il ruolo protagonista di Carmen al Teatre Principal Palma de Mallorca e al Mai-Festspiele a Wiesbaden, Geltrude nell’Amleto di Faccio a Verona, la Messa da Requiem di Verdi alla Philharmonie di Berlino e a San Pietroburgo con l’orchestra MusicAeterna e un concerto al Festival di Bregenz. Il mezzosoprano bresciano ha inaugurato la stagione del Teatro alla Scala due volte di seguito, prima con Suzuki in Madama Butterfly nel 2016/17 e poi con Bersi in Andrea Chénier l’anno successivo. Altri impegni recenti includono il ruolo protagonista di Carmen al Festival di Bregenz e a Las Palmas, Adalgisa in Norma alla Bayerische Staatsoper, al Teatro Carlo Felice di Genova e al Teatro Colón di Buenos Aires, Rosina nel Barbiere di Siviglia alla Staatsoper Berlin, alla Semperoper di Dresda e all’Opéra di Monte-Carlo, il ruolo protagonista de La Cenerentola a Padova, Giovanna Seymour in Anna Bolena a Verona, Nicklausse ne Les Contes d’Hoffmann al Teatro San Carlo di Napoli, Suzuki in Madama Butterfly alla Bayerische Staatsoper di Monaco, Dorabella in Così fan tutte a Las Palmas e a Torino, Zerlina in Don Giovanni al Festival Chorégies d’Orange, Siébel in Faust al Teatro Real di Madrid, Fenena in Nabucco e Meg Page in Falstaff alla Scala, nonché Maddalena in Rigoletto alla Dutch National Opera di Amsterdam. Altri impegni l’hanno portata alla Opéra National di Parigi (Suzuki in Madama Butterfly), al Gran Teatre del Liceu di Barcellona (Rosina ne Il barbiere di Siviglia, Adalgisa in Norma), alla Deutsche Oper di Berlino (Rosina ne Il barbiere di Siviglia), al Festival di Salisburgo (Lola in Cavalleria rusticana), alla Wiener Staatsoper (Dorabella in Così fan tutte), al Teatro alla Scala (Emilia in Otello, Maddalena in Rigoletto), al Teatro Real di Madrid (Enrichetta in I puritani), alla New Israeli Opera (protagonista de La cenerentola), e al Teatro Regio di Torino (Hänsel in Hänsel und Gretel), Annalisa Stroppa ha studiato canto al Conservatorio “L. Marenzio” di Brescia; ha vinto numerosi concorsi, fra cui “Operalia” di Plácido Domingo. Il debutto professionale operistico è avvenuto con La Betulia liberata di Mozart al Festival di Salisburgo diretta da Riccardo Muti nella stagione 2009/10, rapidamente seguito da ruoli da protagonista, fra cui quello di Carmen. La vera svolta della carriera è avvenuta nel 2011 quando ha interpretato Cherubino ne I due Figaro di Mercadante al Festival di Salisburgo diretta da Riccardo Muti, ruolo che ha anche interpretato al Teatro Real di Madrid e al Teatro Colón di Buenos Aires. Fra i molti direttori con cui Annalisa Stroppa ha collaborato ricordiamo Riccardo Muti, Riccardo Chailly, Zubin Mehta, Christian Thielemann, Fabio Luisi, Teodor Currentzis, Jaap Van Zweden, Will Humburg, Bruno Campanella e Christophe Rousset.
Piero Pretti tenore
Piero Pretti inizia la sua attività professionale nel 2006 con una lunga tournèe in Europa che vede il debutto come Rodolfo ne La Bohème. Nelle stagioni successive interpreta tra l’altro La Traviata al Teatro Pergolesi di Jesi e al Teatro Comunale di Treviso, Poliuto di Donizetti a Sassari e Il Trovatore a Ravenna. Di particolare interesse la partecipazione alla produzione dell’Ifigenia in Aulide andata in scena al Teatro dell’Opera di Roma con la direzione del M° Riccardo Muti. Le stagioni 2011 e 2012 segnano una precisa svolta nella carriera dell’artista che interpreta tra l’altro I Vespri siciliani, Rigoletto, Lucia di Lammermoor e La Traviata al Teatro Regio di Torino, I Vespri siciliani al Teatro di San Carlo di Napoli, un concerto di arie verdiane diretto dal M° Mutiper Ravenna Festival, il Requiem di Verdi a Kazan, Luisa Miller e Rigoletto al Teatro alla Scala, I due Foscari al Teatro Massimo di Palermo, Rigoletto al Teatro Regio di Parma e Madama Butterfly ad Auckland per Opera New Zeland. Tra gli altri impegni Un ballo in maschera al Teatro alla Scala, Il Trovatore per NTR Zater dag Matinee ad Amsterdam, La Traviata al Teatro La Fenice e Rigoletto al Teatro Regio di Torino e lo Stabat Mater di Rossini e il Requiem di Verdi diretti dal M° Noseda a Tokio. La stagione 2014 è iniziata con Lucia di Lammermoor al Teatro alla Scala. Ha fatto seguito Rigoletto e La Traviata alla Wiener Staatsoper, Rigoletto alla Bayerische Staatsoper, alla Royal Opera Housea Londra e al Teatro dell’Opera di Roma, I Vespri siciliani al Teatro Real di Madrid, Nabucco a Les Choregies d’Orange, Rossini Stabat Mater al Theatre des Champs Elysées a Parigi e Lucia di Lammermoor al Teatro Filarmonico di Verona per la Fondazione Arena. Tra gli impegni recenti: Madama Butterfly a Bilbao e Vienna, Lucia di Lammermoor alla Hamburgische Staatsoper, a Muscat, a Torino e a Parigi, La Traviata al Teatro La Fenice di Venezia e al Teatro Regio di Torino, Nabucco all’Arena di Verona per, Madama Butterfly all’Opera de Paris, Rigoletto al Teatro Real di Madrid e al Teatro alla Scala di Milano, La Bohème alla Wiener Staatsoper, La donna serpente a Torino, Il Trovatore a Macerata; Rigoletto a Roma e a Napoli, Anna Bolena a Milano, Madama Butterfly a Monaco, La Traviata a Venezia; Macbeth a Torino e Edimburgo, Il Trovatore a Francoforte, Un ballo in maschera a Vienna e a Parigi, La Bohème a Madrid, Madama Butterfly a Berlino, Lucia di Lammermoor a Trieste Il Pirata a Milano, Il Trovatore a Firenze, Siviglia e Madrid Rigoletto, Nabucco e Lucia di Lammermoor a Monaco di Baviera, Madama Butterfly a Zurigo, Werther a Venezia Madama Butterfly al Metropolitan di New York, Don Carlo a Venezia, La Bohème a Bari; tra gli impegni futuri Cavalleria rusticana con la Chicago Symphony diretta da Riccardo Muti, La Traviata a New York, Lucia di Lammermoor a Monaco, Luisa Miller a Roma, Tosca a Macerata, Aida e Il Trovatore a Venezia.
Alex Esposito basso
Il basso baritono Alex Esposito è nato a Bergamo nel 1975. Affermatosi come uno degli artisti più interessanti della sua generazione, nella sua carriera ha collaborato con direttori d’orchestra quali Claudio Abbado, Antonio Pappano, Myung-Whun Chung, Kent Nagano, Daniele Gatti, Fabio Biondi, Riccardo Chailly, Michele Mariotti e registi come Peter Mussbach, Claus Guth, Graham Vick, Damiano Michieletto, David Alden, Laurent Pelly e Pier Luigi Pizzi. Si esibisce regolarmente nelle più prestigiose istituzioni teatrali e musicali tra le quali si citano il Teatro alla Scala di Milano, La Fenice di Venezia, la Wiener Staatsoper, la Bayerische Staatsoper di Monaco di Baviera, la Deutsche Oper di Berlino, la Royal Opera House di Londra, il Teatro Real di Madrid, l’Opéra National di Parigi e ai festival di Salisburgo, di Aix-en-Provence e al Rossini Opera Festival di Pesaro. Noto interprete mozartiano, si ricordano le sue esibizioni come Leporello nel Don Giovanni al Teatro alla Scala, alla Deutsche Oper di Berlino e alla Bayerische Staatsoper, Papageno in Die Zauberflöte alla Scala e a Monaco di Baviera (è stato il primo cantante italiano invitato da un teatro tedesco per interpretare il ruolo in lingua originale), Figaro nelle Nozze di Figaro all’Opera di Amsterdam, a Monaco e a Londra, e Guglielmo nel Così fan tutte al Parco della Musica di Roma e a Tolosa. Al Rossini Opera Festival ottiene importanti successi di pubblico e di critica interpretando alcuni tra i maggiori ruoli rossiniani come Fernando Villabella nella Gazza ladra, Alidoro nella Cenerentola, Faraone nel Mosè in Egitto (quest’ultimo nella pluripremiata edizione con la regia di Graham Vick), Mustafà nell’Italiana in Algeri, Basilio nel Barbiere di Siviglia. Nel 2016 è stato premiato con il “Rossini d’Oro” per i suoi successi a Pesaro. Tra gli impegni più salienti delle scorse stagioni, nel 2014 ha debuttato alla Fenice di Venezia come Nick Shadow nel Rake’s Progress, teatro nel quale è tornato per Don Giovanni, Die Zauberflőte e recentemente per Semiramide (ottobre2018); ancora nel 2014 ha cantato nella Cenerentola e nel Turco in Italia a Monaco, e nel 2015 nel Don Giovanni a Tokyo, nelle Nozze di Figaro al Theater an der Wien, in Die Zauberflöte a Bari e nei panni di Enrico VIII nell’Anna Bolena al Teatro Donizetti di Bergamo. Dal 2016 è stato Lindorf/Coppelius/Dapertutto/Miracle in Les contes d’Hoffmann a Stoccarda, Méphistophélès nel Faust a Tolosa, Don Alfonso nella Lucrezia Borgia a Monaco, dove è tornato per Semiramide nel 2017. Nello stesso anno è salito nuovamente sul palco della ROH di Londra per L’elisir d’amore, della Scala per La gazza ladra e ha interpretato Méphistophélès nella Damnation de Faust all’Opera di Roma. Tra gli impegni del 2018 si citano la Petite Messe Solennelle a Berlino, il Mosè in Egitto al San Carlo di Napoli, I Lombardi alla prima crociata al Regio di Torino, L’elisir d’amore a Macerata, Faust e Les contes d’Hoffmann alla Deutsche Oper di Berlino. Nel 2019 Alex Esposito sarà impegnato alla Bayerische Staatsoper nell’Elisir d’amore, nel Don Giovanni, nelle Nozze di Figaro e in Les contes d’Hoffmann, al Teatro dell’Opera di Roma nell’Anna Bolena, al San Carlo di Napoli in Les contes d’Hoffmann, alla Deutsche Oper di Berlino nel Don Quichotte per il debutto nel ruolo del titolo, allo Sferisterio di Macerata per il debutto come Banco in Macbeth. A questi appuntamenti si aggiungono in settembre due tournée: una con Music Aeterna diretta da Teodor Currentzis con Le nozze di Figaro al Musikverein di Vienna e a Lucerna, e una con la Basel Chamber Orchestra guidata da Giovanni Antonini con Don Giovanni ancora al Musikverein di Vienna e a Bucharest. Ha recentemente debuttato Don Carlo al Teatro La Fenice di Venezia e prossimamente sarà in Scala con Il turco in Italia, a Torino con La damnation de Faust, a Venezia e Valencia con Faust, a Londra con Les Contes d’Hoffmann, al Festival Donizetti di Bergamo con Marin Faliero e da Parigi con Die Zauberflöte. Alex Esposito è stato insignito, quale Miglior cantante del 2006, del Premio “Franco Abbiati” della critica musicale italiana.
Federico Benetti basso
Dopo gli iniziali studi pianistici, si diploma in canto con il massimo dei voti al Conservatorio “Domenico Cimarosa” di Avellino sotto la guida di Carlo Desideri, e si perfeziona all’Accademia di Santa Cecilia a Roma con Renata Scotto, Anna Vandi e Cesare Scarton.Ha iniziato subito un’intensa attività concertistica e operistica, che lo ha portato a cantare nei principali teatri italiani ed europei, tra cui il teatro dell’Opera di Roma, il Maggio Musicale Fiorentino, il Carlo Felice di Genova, il Teatro Verdi di Trieste, il Festival Pucciniano di Torre del Lago. Dal 2013 ha debuttato il ruolo di Enrico VIII in Anna Bolena diretto da Fabio Biondi al Reate Festival di Rieti, è stato Sarastro nel Flauto Magico, Sparafucile in Rigoletto, poi Don Basilio nel Barbiere di Siviglia a Clermont-Ferrand, Vichy e in tour in Francia, Commendatore in Don Giovanni a Treviso e Ferrara, Angelotti in Tosca all’Opera de Toulon, teatro che lo ha visto impegnato in anni seguenti anche in Ballo in Maschera (Samuel), Traviata e Rigoletto. A Tirana è stato Don Alfonso nel Così fan tutte, ha poi debuttato al Teatro Regio di Torino in Salome, e successivamente in Rigoletto. Nel 2016 e 2017 a Cremona, e in tour nei teatri del circuito As.li.co., ha cantato in Midsummer’s night dream di Britten (Theseus), e in Carmen. Pistola in Falstaff nell’ambito del Festival Verdi di Parma 2017.Ha continuato a frequentare il repertorio sacro e sinfonico con la Nona Sinfonia di Beethoven (con il Teatro Bellini di Catania all’Anfiteatro Romano di Siracusa), il Requiem e la Messa dell’Incoronazione di Mozart, la Petite Messe Solennelle di Rossini nella versione sinfonica (nel 2018 a Ravenna diretto da Paolo Olmi , e a Bologna diretto da Matteo Parmeggiani), la Messa in sol minore BWV 235 di Bach; recentemente lo Stabat Mater di Rossini a Nis (Serbia).Ha avviato nello stesso periodo collaborazioni prestigiose in ambito del repertorio barocco, tra gli altri diretto da Ottavio Dantone in Orfeo (Plutone) nell’ambito del Festival Monteverdi a Cremona nel 2017, e nella presente stagione in Rinaldo di Haendel (Mago Cristiano), ancora a Cremona e nei teatri del circuito lombardo.A marzo del 2019 è stato nuovamente impegnato a Torino nella Agnese di Päer, diretto da Diego Fasolis.Recentemente ha cantato come basso solista e la parte di Pilatus nella Johannes Passion di Bach a Roma e Perugia, diretto da Fabio Maestri, progetto che sarà ripreso anche il prossimo anno ad Ancona. Tra gli impegni recenti e futuri Lucrezia Borgia e L’Ange de Nisida nell’ambito del festival Donizetti Opera di Bergamo; Carmen al Politeama Greco di Lecce, e Adriana Lecouvreur al Carlo Felice di Genova nel ruolo del Principe di Bouillon.
Comunicato stampa del 23 Giugno 2020