Piacenza: Il Corsaro torna in auge con la regia di Puggelli

Il Corsaro di G. Verdi trionfa al Teatro Municipale di Piacenza con un cast di giovani talentuosi

 

E’ noto che il teatro d’opera è un alchimia di diverse arti messe insieme: recitazione, canto, scene, costumi e regia. La magia avviene solo quando tutte queste arti riescono a fondersi insieme, creando uno spettacolo unico, ogni volta, sera dopo sera. Ma questo miscuglio magico non si crea da solo ed ha bisogno di un alchimista: primo fra tutti è stato sicuramente Lamberto Puggelli.

In questi giorni, precisamente il 4 e il 6 maggio, il Teatro Municipale di Piacenza ha voluto omaggiare la memoria di questo grande sceneggiatore mettendo in scena Il Corsaro di G. Verdi con la regia di questo grande creatore di minuziosi spettacoli, tanto scarni quanto efficaci. Nella sua essenzialità, fatta di vele, alberi maestri, harem e luci diffuse e ombrose, si è ricreata quella magica alchimia che, nel lontano 2004 scaturì dalla mente creativa di Puggelli.

Efficacissima e quanto mai funzionale, questa messa in scena ha ottenuto, ancora una volta, il meritatissimo successo da parte del pubblico, accorso per le due sole recite dell’opera in cartellone che chiude la stagione 2017-2018 del Teatro.

Sotto l’attenta direzione orchestrale di Matteo Beltrami, l’Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna è stata ben presente e ben amalgamata, ricca di sfumature, accenti, colori e ritmi mai eccessivi. Beltrami ha seguito i cantanti sul palcoscenico passo dopo passo, parola dopo parola, senza tralasciare nessuno, nemmeno un solo strumento in Orchestra che necessitava del suo gesto puntuale, morbido, ma deciso e preciso, con l’effetto di produrre una elegante e coerente lettura orchestrale che, apprezzatissima, ha ricevuto tanti meritati applausi.

Il Corsaro
al centro -Ivàn Ayón Rivas

Sulle tavole della nave ricreata sul palcoscenico si sono cimentati giovani e promettenti cantanti che hanno sfoggiato le loro belle e potenti voci, ma anche la loro spiccata propensione alla recitazione, che in quest’opera in particolare è fondamentale, dato che il libretto non aiuta i cantanti: il protagonista, Il Corsaro, è il giovane peruviano Ivàn Ayón Rivas, che sin dall’inizio sfoggia la sua bella voce tenorile fra le impervie note verdiane. La voce corre fluida e squillante in teatro, è corposa ma anche delicata quando necessario, sempre sul fiato e con un fraseggio ottimo disegna un Corrado impetuoso ed innamorato, battagliero e fragile, amante ed amato.

Il Corsaro, Gamberoni -Rivas
Il Corsaro, Gamberoni -Rivas

Al suo fianco la Medora di Serena Gamberoni: elegante e fragile, entra già sulla Sinfonia d’apertura in palcoscenico con una lampada in mano, e con aria stupita si muove lentamente a simboleggiare la ricerca, forse della felicità, forse dell’amore, forse del perché della vita. Di lì a poco, la sua interpretazione dell’aria più famosa dell’opera in titolo, Non so le tetre immagini: la sua voce si fonde con il suono dell’arpa che introduce l’aria, si mescola con i fiati dell’orchestra ed interpreta la delicata Medora con anima, riuscendo a colpire per alcune sfumature che non sono sfuggite ad attenti uditori.

Il Corsaro
Simone Piazzola

Seid, il turco, era affidato a Simone Piazzola. Voce corposa, rotonda e chiara, con dizione molto curata delinea perfettamente il suo personaggio strappando lunghi e scroscianti applausi del pubblico.

Ma la vera ovazione arriva per la giovane e promettente Roberta Mantegna, nei panni di Gulnara: la sua voce è chiara e potente, incredibilmente precisa nelle agilità che sono state percepite tutte e contornate da un fraseggio davvero invidiabile per musicalità. E’ lei la vera rivelazione della serata, voce che sicuramente farà strada sui palcoscenici in un prossimo futuro non molto lontano.

Il Corsaro
Roberta Mantegna

Completano il cast centrati, precisi e corretti: Matteo Mezzaro (Selimo), Cristian Saitta (Giovanni), Raffaele Feo (Un Eunuco/uno Schiavo). Benissimo il Coro del Teatro Municipale di Piacenza  istruito da Corrado Casati, sempre preciso e puntuale sia nelle esecuzioni che nella presenza scenica, veramente credibile.

Il Corsaro
Il Corsaro

La ripresa della regia, per l’occasione è stata curata da Grazia Pulvirenti Puggelli,  bellissimi i costumi di  Vera Marzot, le scene di Marco Capuana e le luci di Andrea Borelli. Assistente alla regia Pier Paolo Zoni e il maestro d’armi Renzo Musumeci Greco. Lo spettacolo è stato coprodotto dalla Fondazione Teatri di Piacenza e Fondazione Teatro Comunale di Modena nell’allestimento del Teatro Regio di Parma.

Lunghi applausi finali decretano il pieno successo della messa in scena ai cantanti, al Direttore Matteo Beltrami ed all’Orchestra, oltre che alla memoria indimenticabile di Lamberto Puggelli, genio dei nostri tempi che ricorderemo a vita.

Salvatore Margarone

Photo©MirellaVerile 

La recensione si riferisce alla recita del 6 Maggio 2018

Il Corsaro
Il Corsaro
Il Corsaro
Il Corsaro
Il Corsaro
Il Corsaro

 

Teatro Municipale – Stagione lirica 2017/2018
IL CORSARO
Melodramma tragico in tre atti su libretto di Francesco Maria Piave
dal poemetto The Corsair di George Byron

Musica di Giuseppe Verdi

Corrado Iván Ayón Rivas
Medora Serena Gamberoni
Seid Simone Piazzola
Gulnara Roberta Mantegna
Selimo Matteo Mezzaro
Giovanni Cristian Saitta
Un eunuco/uno schiavo Raffaele Feo

Orchestra Regionale dell’Emilia-Romagna
Coro del Teatro Municipale di Piacenza
Direttore Matteo Beltrami
Maestro del coro Corrado Casati

Regia Lamberto Puggelli, ripresa da Grazia Pulvirenti Puggelli

Scene Marco Capuana
Costumi Vera Marzot
Luci Andrea Borelli
Maestro d’armi Renzo Musumeci Greco

Allestimento del Teatro Regio di Parma  – Coproduzione Fondazione Teatri di Piacenza e

Fondazione Teatro Comunale di Modena

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